Nelle ultime settimane sono stati nostri ospiti Giampaola e Bruce, che dall’Irlanda ci avevano contattati mentre erano in cerca di un alloggio accessibile, per trascorrere la loro “luna di miele” e far visita alla famiglia. Oggi sono tornati nella loro terra e hanno voluto salutarci così:
“WE ARE ONLY HUMANS AFTER ALL
Alla fin fine siamo solo degli Umani.
Questo Novembre 2021 con l’intero pianeta in crisi epidemica mio marito Bruce ed Io ci siamo ritrovati dalla Verde e piovosa Irlanda nel mio amato Friuli, in quel di Spilimbergo.
Noi viviamo all’ estremo occidentale dell’Europa, sulle rive dell’Atlantico. Ci sono pochi umani nei pascoli ondeggianti ai venti umidi e spesso tempestosi che ci circondano, in cambio tra scogliere e cavalloni fanno spesso capolino balene, foche, squali, delfini.
Io di origine furlana e veneta, ma cresciuta in Sud America, sono finita tra cavalli, mucche, pecore, tassi e lepri dopo aver conosciuto Bruce.
Da alcuni anni Bruce è in carrozzina e non aveva avuto l’opportunità di visitare la mia famiglia e i cari amici che negli anni aveva conosciuto. Inoltre ci si era messo di mezzo anche l’invisibile virus a forma di riccio di mare.
In seguito ad alcune sinergie e coincidenze, che noi crediamo si attivino con la forza della meditazione o preghiera e il buon cuore delle persone, abbiamo ricevuto un Benvenuto dal Progetto Spilimbergo. Dolores, la segretaria del Vostro Progetto, determinata, efficiente e schietta ci ha orientato nei passaggi dell’inserimento, occupandosi di eventuali intoppi burocratici e agendo da intermediaria.
Dopo un lungo viaggio dall’ Irlanda del Sud, con tappa in una burrascosa Dublino siamo sbarcati in una Verona avvolta in una Luce radiosa, con vigneti e colline variopinti. In entrambi gli aereoporti gli assistenti ci hanno scortato con grande cortesia e umorismo nonostante l’ansia e la doppia fatica dovuta alle restrizioni.
All’entrare nella casetta di legno immersa nel verde, c’erano frutta, fiori, palloncini, tepore e profumo di pulito a scaldarci il cuore.
Da subito abbiamo fatto conoscenza di quelli che noi abbiamo definito Guardian Angels, Angeli Custodi: le operatrici sanitarie Vania, Laura, Sabrina, Michela, Alessia e le infermiere, Lisa, Valentina ed Elena.
E come gli Angeli queste donne dal sorriso genuino operano in silenzio, dietro le quinte, avendo cura del nostro quotidiano, rimuovendo ostacoli, assistendoci nel momento del bisogno, lasciando sempre dietro di sè una scia di fragranze.
Consapevoli che anche per loro i carichi di lavoro e ansia sono raddoppiati di questi tempi, e non sentendoci mai abbastanza grati, ci chiediamo quando la nostra società si trasformerà in modo tale da dare a loro i meriti e ricompense reali che gli corrispondono.
Poco tempo dopo il nostro arrivo Dolores ci ha presentato il Direttore, dal sembiante austero e sincero, e un guerriero in carrozzina, il Presidente Giovanni De Piero. Guidandoci nella scoperta delle strutture Giovanni ci ha trasmesso tutto l’entusiasmo che lo anima nel promuovere e garantire le svariate attività che scandiscono le giornate di chi ne usufruisce. E dalle sue parole è trapelato anche l’affetto che sente per le persone che rappresenta, ingrediente che ci ha rallegrato.
Bruce da buon nordico non è molto espansivo e va cauto nell’esprimere meraviglia, ma stavolta è rimasto a bocca aperta pure lui. Non ci aspettavamo un complesso cosi articolato, e tuttora all’avanguardia come concezione e potenziale. Non siamo a conoscenza di progetti simili in Irlanda, pur io essendo coinvolta in ambito socio assistenziale e facendo entrambi parte di alcune grosse organizzazioni a livello Nazionale:
SII- Spinal Injuries Ireland- www.spinalinjuries.ie, associazione delle persone con lesione alla colonna vertebrale.
IWA- Irish Wheel Chair Association – www.iwa.ie, associazione per persone con disabilità fisiche
CoAction – www.coaction.ie, associazione che offre servizi d’inclusione ed empowerment per adulti e bambini.
Il bocciodromo per esempio farebbe la gioia di molti in Irlanda, dato che sta diventando uno sport molto “cool” (di moda). Nelle stradine tortuose si pratica il “road bowling” da secoli ma le bocce sembra divertire di più.
Scoprire poi che la handy bike e il Triride sono prodotti del genio italiano è stata ulteriore causa di meraviglia e orgoglio.
Grazie alla disponibilità e apertura mentale di Giovanni, del Direttore e di Dolores abbiamo potuto usufruire della sala di attività fisica e della fisioterapia.
Bruce è riuscito cosi a smuovere un po le articolazioni, dopo mesi di anchilosamento, dato che i servizi di fisioterapia dove residiamo hanno subito sospensioni e tagli dovuti alla pandemia. E anche in questo ambito Bruce ha apprezzato di testa e di cuore la competenza e la cura di fisoterapisti come Damiano e Lorenzo, oltre allo spirito d’equipe e di tenacia che lì si respira. Il suo commento: “l’approccio è alquanto diverso nelle strutture sanitarie irlandesi, qui mi sono sentito piu capito, nonostante la diversità di lingua”.
E dulcis in fondo, con la supervisione dei fisioterapisti e la sollecitudine di Damiano, Bruce ha potuto provare e acquisire una nuova sedia ad autospinta, fornitaci gentilmente da Roberto, con cui faremo rientro nei venti di Hibernia.
Oltre alla carrozzina, porteremo con noi i sorrisi e le attenzioni delle persone, il desiderio di attivare degli eventuali scambi con le organizzazioni irlandesi, i cui membri apprezzerebbero condividere esperienze di potenziamento dell’autonomia, di sport inclusivi, e del buon bere e mangiare delle nostre terre.
Ringraziamo dal profondo dell’anima tutti coloro che hanno reso possibile e seguito questa nostra “vacanza”, offrendoci cosi la possibilita non solo di riabbracciare mia madre, parenti e amici dopo una lunga assenza ma anche di “scovare un tesoro nascosto”, di cui essere orgogliosi.”
Grazie Paola e Bruce per le belle parole e buon rientro a casa! E chissà che un giorno il desiderio di attivare uno scambio possa diventare realtà, quando l’invisibile virus a forma di riccio di mare sarà solo un ricordo…