Una nostra Utente ha raccontato così la visita ai Civici Musei di Udine:
“Mercoledì 28 febbraio un gruppo di ospiti e amici del Progetto Spilimbergo si è recato in visita ai Civici Musei di Udine.
L’occasione è stata la visita alla mostra temporanea “Donne, Madri, Dee: linguaggi e metafore universali nell’arte preistorica”, allestita presso il primo piano del Castello di Udine.
Grazie alla disponibilità di Fabio, dopo essere saliti sul pulmino è stato affrontato in allegria il tragitto fino alla città. Al Castello ci attendeva il presidente dell’A.P.S., Giovanni, che in avanscoperta ha verificato la reale possibilità di accedere alle sale allestite. Di recente, infatti, il Museo ha aderito al progetto europeo COME-IN, che ha come scopo quello di valorizzare il patrimonio culturale potenziando l’attrattiva ai musei, rendendoli accessibili anche a persone con disabilità.
Le sale del Museo Archeologico, ospitato in maniera permanente, sono quindi state rese accessibili sia per persone non deambulanti – con rampe per eliminare i dislivelli -, sia per i ciechi – tramite l’uso di mappe tattili, spiegazioni in braille, riproduzione tridimensionale di alcuni oggetti -, sia per i non udenti – tramite la spiegazione nel linguaggio dei segni registrate su tablet reperibili lungo il percorso-, sia per fanciulli o persone con difficoltà di comprensione – con l’utilizzo del linguaggio semplificato.
Siamo stati così accompagnati dalla guida e dal personale del Museo, molto disponibile, a visitare l’esposizione al Museo Archeologico, ricco di oggetti donati da facoltosi uomini della zona, che hanno fatto della loro passione per oggetti del passato un bene per tutta la cittadinanza, grazie anche alla loro meticolosità nel reperire e catalogare gli oggetti antichi.
Siamo poi saliti al primo piano nelle stanze in cui è ospitata la mostra, meta della nostra “gita”. In teche di vetro sono conservati manufatti rappresentanti soggetti femminili che risalgono già all’epoca paleolitica ed attraversano migliaia di anni. Grazie alle spiegazioni dettagliate della guida abbiamo apprezzato la differenziazione delle rappresentazioni nelle varie epoche della preistoria.
A fine giro ci siamo rinfrancati lo spirito concedendoci un caffè o un aperitivo al bar del Castello.
Il rientro pieno di allegria ha coronato la bella esperienza. Barbara”